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Carissimi,
oggi inauguriamo ufficialmente una rubrica a cui teniamo particolarmente, un piccolo spazio in cui approfondire e scoprire insieme materiali, tecniche e soprattutto conoscere tanti piccoli artisti del quotidiano.
Abbiamo deciso di partire da Anna, una vera e propria maestra del riciclo. L’emozione è tanta quindi direi di cominciare…
Ci troviamo a Sant’Egidio del Monte Albino, un piccolo paesino in provincia di Salerno dove Anna e il suo sorriso contagioso ci hanno accolto calorosamente. Lei ovviamente era all'opera e noi siamo curiosissime di dare una sbirciatina.
Come puoi vedere, qui non si butta niente... al massimo si recupera!
In genere, quando scocca la tua scintilla creativa?
Diciamo che tendo sempre a conservare oggetti in cui vedo subito del potenziale. Bottiglie e contenitori dalle forme o dai colori particolari, vecchia bigiotteria, statuette rotte, semi strani...
Guarda questa collana, per esempio. Lo diresti che è fatta con semi di peperoncino? Per realizzare quest'altra invece sono partita da un vecchio rosario da parete a cui erano rimasti solo pochi grani: una volta rivestita con ritagli di giornale e con l'aggiunta di qualche perlina colorata, è diventata una coloratissima collana alla moda.
Ammetto di aver provato anch’io a riciclare materiale, ma si è rivelata una débâcle! Tu come fai?
Il trucco sta nel classificare ogni cosa. Come puoi vedere io conservo tutto in scatole, come quelle dei panettoni, delle scarpe o delle camicie, che sono facili da impilare e da consultare. Per rendere tutto più ordinato, le rivesto sempre con carte dai colori simili tra loro. Tendenzialmente adoro la carta bianca su cui applico qualche ritaglio carino per vivacizzare e personalizzare.
Il grande vantaggio è che con questo sistema si pulisce e riordina il piano di lavoro in un attimo! Un po’ di tempo fa mi sono divertita tantissimo a realizzare delle scenografie per una festa in tema “Alice nel paese delle meraviglie”. Devo ammettere che è stata quasi una sfida, ho utilizzato davvero di tutto, dai rotoli di carta igienica a vecchi vestiti di carnevale, per non parlare del polistirolo e della spugna da fioraio, i miei grandi assi nella manica.
Da dove nasce questa tua passione?
Diciamo che ho sempre lavorato, e questo mi ha permesso di accumulare tantissime esperienze anche molto diverse tra loro… come ad esempio la pasticceria e l’officina meccanica! Non mi sono mai persa d’animo ed ho sempre tentato di trasformare ogni avventura in qualcosa di creativo e stimolante.
Quali sono le tue fonti di ispirazione?
Mi piace tantissimo osservare i video tutorial, soprattutto quelli dedicati alla creazione dei bijoux. Adoro la meticolosità, la trovo ipnotica e magica.
Fondamentalmente mi piace impreziosire e valorizzare oggetti che per me hanno un significato particolare, quindi tendenzialmente mi lascio innanzitutto ispirare proprio da loro. Ad esempio questa collana è fatta con una vecchia camicetta di mia madre. Il tessuto è fantastico, lo stile è vintage e ovviamente è legata a bellissimi ricordi.
Altre volte invece mi diverto a trovare soluzioni ingegnose per risolvere problemi di tutti i giorni…Ultimamente sto cercando di capire come organizzare in maniera simpatica e pratica la raccolta differenziata!
Quando hai capito che il tuo non era solo un hobby ma una vera e propria “vocazione”?
In particolare in uno dei momenti più difficili e complessi della mia vita, quando ho visto sfiorire lentamente i miei genitori. Quella dell’Alzheimer è una realtà davvero amara e logorante che non solo consuma chi ami ma si porta via anche una parte di te, quella più spensierata. Prendermi cura dei miei genitori è stato un po’ come combattere insieme a loro questa battaglia. Colorando le loro giornate tentavo di non pensare ai profondi cambiamenti che stavano stravolgendo le nostre vite.
Mi piace ricordare che nonostante tutto mio padre e mia madre hanno sempre riposto grande fiducia nella mia creatività. Alcune delle mie creazioni sono nate proprio grazie a loro, come una sorta di “sollevapiumone” da letto che ho ideato per combattere le piaghe sulle dita dei piedi di mia madre o queste decorazioni di Natale realizzate insieme a mio padre con i tappini della sua penna da insulina o questi simpatici angioletti che abbiamo fatto con bicchieri di polistirolo.
Natale è sempre stato il periodo dell’anno in cui ci divertivamo di più: ancora oggi adoro addobbare casa creando albero e presepe con scenografie sempre nuove. Quest’anno ad esempio ho scoperto come realizzare illusioni ottiche grazie agli specchietti da cipria.
Che consiglio ti senti di dare a chi vuole approcciarsi al riciclo creativo?
Ricordate sempre che gli oggetti hanno una storia, la vostra. Mettete la vostra fantasia e le vostre idee in tutto ciò che create, e ogni cosa diventerà semplicemente straordinaria.
Testo: Giovannina Annarumma
Foto e creazioni: Anna D'Aniello
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